Le plastiche biodegradabili sono interamente o quasi derivate da materie prime rinnovabili.
L’evoluzione tecnologica recente ha permesso la realizzazione di questi polimeri da risorse agricole.
In tal modo si preservano le risorse non rinnovabili – il petrolio, il gas naturale, ed il carbone – e si semplifica il complesso processo di gestione dei rifiuti.
Le plastiche biodegradabili presentano costi comparabili a quelli delle tradizionali plastiche ottenute da processi legati all’industria petrolchimica.
La prima applicazione commerciale di queste plastiche è stato negli imballaggi e nelle vaschette termoformabili.
Le caratteristiche estetiche e funzionali sono rimaste invariate, con il vantaggio che le vaschette sono compostabili e si dissolvono quasi completamente nell’ambiente, una volta venute a contatto con l’acqua.
Questo materiale viene fornito sotto forma di fogli piatti in rotoli con una gamma di colori standard e calibrati per uso industriale.
La gamma di colore standard è ampia, dal naturale al bianco, marrone, nero e oro.
Il materiale viene utilizzato per imballare cibi secchi, come i biscotti e prodotti dolciari, e per realizzare confezioni per blister e vaschette per componentistica elettronica.
(NT6021)