Vetro dicroico trasparente caratterizzato da effetti di colore variabili in dipendenza della posizione di osservazione e dalla riflessione luminosa della superficie a sfondo.
Attraverso un processo sol-gel vengono applicati sulla superficie sottilissimi strati di materiale costituito principalmente da ossidi metallici di spessore inferiore a 100 nanometri, molto resistenti a graffi e aggressioni chimiche.
Tali strati, ripetuti in successioni differenziate sulla superficie del vetro, creano fenomeni di interferenza ottica responsabili degli effetti di variazioni di colore e trasparenza; l’alternanza o la combinazione di strati con alto indice di rifrazione a quelli con basso indice consente di ottenere anche effetti ottici simili a quelli dell’arcobaleno.
Il colore percepito dall’osservatore dipende quindi dall’incidenza della radiazione solare, dall’angolo di osservazione e dallo sfondo.
Sono disponibili in lastre di spessori a partire da 4 mm.
Sono vetri largamente impiegati nel settore dell’architettura, ad esempio per facciate di edifici, e nel settore dell’illuminotecnica.
(CV3036)