Polimeri termicamente conduttivi prodotti impiegando i materiali plastici più comuni (nylon, polipropilene, polietilene, policarbonato e molti altri ancora).
Rispetto ai metalli sono leggeri e soprattutto non sono legati a forme o geometrie particolari perchè lavorabili con processo di iniezione (o estrusione).
Nelle plastiche tradizionali il calore si concentra in zone ristrette e non viene dissipato; queste plastiche conduttive, invece, agiscono da radiatore e disperdono il calore in modo molto efficace, evitando così surriscaldamenti.
Ne risulta quindi un aumento della durata dei componenti e delle loro caratteristiche meccaniche dato che si opera a temperature inferiori.
La conducibilità termica di questi polimeri è da 5 a 100 volte maggiore rispetto a quella delle plastiche di base, con valori variabili tra 1 e 20 W/mk.
Alcuni di questi materiali possono essere elettricamente conduttivi, anzichè isolanti, offrendo una resistività elettrica compresa tra 0,1 e 106 Ohm/cm; in questo caso la loro conducibilità termica aumenta, raggiungendo valori che vanno da 1 a 100 W/mk.
E’ possibile avere anche elastomeri termicamente conduttivi con durezze comprese tra 40 Shore A e 80 Shore D; la loro conducibilità termica è da 5 a 75 volte maggiore rispetto a quella degli elastomeri tradizionali con valori che variano da 1 a 15 W/mk; per questi materiali è possibile richiedere sia la versione elettricamente isolante che quella conduttiva.
Trovano applicazione nel settore elettronico per rivestimenti di cavi, interruttori, relè, sensori e connettori, nel campo dell’illuminazione, dell’auto, degli scambiatori di calore e dei telefoni cellulari.
(PO2507)