Pannello estruso ottenuto dalla miscelazione al 30% della sansa esausta, residuo di lavorazione dell’olio di oliva, con polipropilene e/o polietilene (al 70%), provenienti sia dal riciclo di imballi e contenitori alimentari (vaschette per yogurt e gelato, vassoi), sia da scarti di produzioni industriali.
Questo materiale presenta caratteristiche fisico-meccaniche tali da costituire una valida alternativa ai tradizionali pannelli in legno, rispetto ai quali presenta una durata media tripla.
Per la sua particolare composizione il materiale è impermeabile e idrorepellente all’acqua e umidità, è inattaccabile da sostanze chimiche e agenti batteriologici.
Il materiale è certificato secondo la norma ISO1496/1 da RINA e BUREAU VERITAS.
Generalmente vengono prodotti pannelli con formati disponibili in spessori da 4 a 28mm, lunghezza a richiesta, larghezza massima 1250mm.
È possibile su disegno del cliente ottenere pannelli finiti con sagomature, perforature e scanalature.
Attualmente, il materiale viene utilizzato nella produzione di pannelli per pavimenti ed allestimenti di soppalchi, strutture marine e balneari, pannelli per pianali di veicoli industriali, container e casse mobili, pannelli per casseforme.
Solitamente i pannelli vengono fissati con viti autofilettanti e distanziati tra loro e dai bordi del telaio di 3 o 4 mm; il riempimento dei giunti può essere effettuato con silicone o materiali equivalenti; è possibile tagliare il pannello con gli stessi strumenti di taglio del legno.
Essendo un materiale riciclabile e riutilizzabile può essere reso al produttore con una conseguente riduzione dei costi sull’acquisto di nuovi pannelli.
(CP2133)