Addio schiuma e plastica: questa azienda olandese utilizza fibre naturali e amido industriale per proteggere i prodotti. E le grandi imprese hanno scoperto questo packaging sostenibile.
Non tutti sanno che solo la metà della produzione mondiale di patate è per uso alimentare. Il resto è destinato all’industria che ne ricava l’amido, prezioso per il settore biomedico, farmaceutico, cosmetico, tessile, cartario e, in questi ultimi anni, per il settore delle bioplastiche.
Questo materiale è ricavato dall’amido di patata e cellulosa, con l’aggiunta solo di acqua.
L’azienda, è specializzata nella produzione di materiali per packaging ecologici e a base biologica. Utilizzando la tecnologia di stampaggio a iniezione, combina amido industriale, fibre naturali, acqua e un premiscelato. Grazie a questo processo produttivo è possibile realizzare le forme più diverse, nei colori preferiti: così da garantire la massima personalizzazione.
Il risultato è un prodotto leggerissimo, con proprietà di assorbimento degli urti che spesso viene utilizzato per porta-dvd, contenitori per uova, imballi di prodotti elettronici o di champagne.
Così nasce un packaging sostenibile che può sostituire i tradizionali prodotti per l’imballaggio, riducendo sensibilmente i costi di spedizione dovuti al peso. Oltre a essere compostabile, biodegradabile e riciclabile, il materiale è incredibilmente leggero. Così riduce le emissioni di anidride carbonica durante il trasporto. Viene prodotto con materiali rinnovabili di provenienza locale ed è meno carbon-intensive rispetto alla produzione di materiali da imballaggio tradizionali.
Aziende come Microsoft e Burt’s Bees hanno preso atto di questa innovazione, così da fornire una soluzione più sostenibile alle loro esigenze di packaging. Grazie alla sua composizione è un packaging sostenibile: rispetto ad un imballaggio tradizionale in polistirene, ottiene valori molto più bassi nel calcolo dell’LCA (Life Cycle Assessment), ovvero del suo ciclo di vita, con emissioni di CO2 ridotte fino al 90%.
Premiato nella categoria packaging ecosostenibile
Per quanto riguarda il suo fine-vita, il prodotto può essere riciclato come la carta. Oppure inserito come scarto ‘umido’ nel ciclo del compostaggio dal momento che è biodegradabile al 100% (risponde infatti ai requisiti della normativa europea EN13432). Anche per questo, ha vinto il premio Ameristar 2017. Lo ha fatto in joint venture con Cox e Veritiv. Cox ha realizzato questo packaging ecosostenibile di facile utilizzo, per risparmiare sui costi grazie a una scatola e a un interno riciclabili. Infatti l’intero imballaggio è quasi privo di plastica, il che rende lo smaltimento conveniente anche per l’utente finale.
https://www.veritivcorp.com/packaging-materials
Ecco i principali vantaggi che ne hanno tratto Veritiv e Cox:
- Una drastica riduzione del numero di parti necessarie.
- Soluzione completamente riciclabile in carta (senza plastica).
- Finitura liscia e di alta qualità (senza polvere).
- Esperienza di disimballaggio senza ingombri.
- L’imballaggio è focalizzato sugli utenti finali, rendendo il più semplice possibile l’autoinstallazione dell’apparecchiatura all’interno.
- Le istruzioni sono integrate nel coperchio della scatola e i colori sono utilizzati per abbinare le istruzioni con gli scomparti (vedi foto sotto).
Per questo, non troverete sacchetti di plastica separati, manuali di istruzioni e informazioni sulla garanzia. Con questo pack sostenibile e personalizzato, Cox è stata in grado anche di risparmiare sul supporto post-vendita: gli interventi per l’assistenza all’installazione si sono ridotti del 20%. Non a caso, questo imballaggio ha ricevuto un premio anche per la sua facilità d’uso e la sua sostenibilità.
Un’alternativa eco friendly e biodegradabile agli imballaggi tradizionali. Conosci il packaging sostenibile derivato da carta di riciclo, mais e acqua?