La scienza in questo periodo è molto concentrata sullo studio di materiali sostenibili, per diversi settori industriali. Ma il legame tra la salute del pianeta e quella dell’uomo è molto stretto. Non dimentichiamo quindi l’importanza dello sviluppo della medicina e della sanità e seguiamo i passi avanti che la ricerca continua oggi a fare nel settore medicale, progettando nuovi prodotti per migliorare la salute o la cura delle persone.
Un esempio è dato da uno studio, condotto in Svizzera, che ha permesso ai ricercatori di sviluppare delle fibre speciali in grado di somministrare farmaci in modo controllato; queste fibre sono facilmente integrabili nei tessuti medici per il trattamento delle ferite e la gestione dell’infiammazione. Possono essere impiegate per suture chirurgiche, medicazioni per ferite e impianti tessili in grado di rilasciare nel tempo sostanze come antidolorifici, antibiotici o insulina.
Si tratta di fibre cave con un nucleo liquido contenente il principio attivo; il rilascio graduale del farmaco è dovuto al materiale con cui è realizzata la fibra, il policaprolattone, che è un polimero biocompatibile e biodegradabile.
Sono molteplici i vantaggi rispetto a pomate o iniezioni con siringa. Innanzitutto, i metodi tradizionali spesso non riescono a somministrare farmaci a livello locale, in modo controllato e per lunghi periodi. Infatti, una volta che il principio attivo esce dal tubetto o dalla siringa, il controllo della quantità di principio attivo diventa quasi impossibile.
I ricercatori hanno anche capito l’importanza dello spessore e della struttura cristallina della guaina in polimero perché sono fattori che influenzano la velocità di rilascio del farmaco. Anche il processo di produzione è fondamentale e può essere adattato a seconda del principio attivo, in funzione della loro resistenza o meno alle alte temperature raggiunte durante gli step produttivi.
https://www.empa.ch/web/s604/medizinische-textilien
In Inghilterra, nelle Università di Bristol e Bath, si è progettata poi una soluzione innovativa indossabile utile a migliorare l’esercizio fisico, la fisioterapia e le pratiche di riabilitazione. Questo avviene grazie a fili conduttivi introdotti nelle cuciture degli indumenti, in grado di creare circuiti elettrici, a basse tensioni, che rilevano in modo preciso i movimenti del corpo tramite cambiamenti di resistenza.
Rispetto ai dispositivi mobili e agli smartwatch attuali, il movimento può essere rilevato in modo molto più preciso. Per la realizzazione dell’indumento non servono modifiche nei processi di produzione attuali. In più, per farlo funzionare, non serve nemmeno una fonte di alimentazione specifica, dato che è possibile attingere l’energia necessaria da un telefono cellulare in modalità wireless, posto magari in tasca.
https://www.bristol.ac.uk/neuroscience/news/2024/seamsleeve.html